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Acque per consumo umano e sostanze radioattive

Il 7 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D. Lgs n. 28 del 15 febbraio 2016, che ha recepito la Direttiva 2013/51 EURATOM del Consiglio del 22 ottobre 2013.

Il 7 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D. Lgs n. 28 del 15 febbraio 2016, che ha recepito la Direttiva 2013/51 EURATOM del Consiglio del 22 ottobre 2013.

Il Decreto ha stabilito i principi per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano e le modalità di controllo di tali sostanze, prevedendo parametri indicatori e relativi valori di parametro.

In particolare, la norma all’articolo 12, ha sostituito  il D. Lgs n. 31 del 2 febbraio 2001 e ha fissato i valori di parametro per radon, trizio e la dose indicativa (DI) per le acque destinate al consumo umano nonché la frequenza e i metodi d’analisi (allegato I).

Nel caso di superamento dei valori limite previsti, le diverse autorità (Asl, Arpa, Regione i Sindaci), ognuna secondo le proprie competenze, sono tenute a intervenire con misure correttive specifiche.

Va precisato che tali disposizioni non riguardano le acque minerali naturali riconosciute come tali ai sensi del d. lgs n. 176 dell’ 8 ottobre 2011 e le acque medicinali, ai sensi del d. lgs n. 219 del 24 aprile 2006, (articolo 3).

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