Con il termine pesticida si intende un prodotto chimico usato nella lotta contro organismi animali nocivi, insetti, acari, topi, ecc, o contro infezioni fungine o piante infestanti.
Il termine si riferisce non solo alle sostanze sintetiche ma anche a quelle naturali, ad esempio il piretro, o alle biologiche, più propriamente per gli agenti biologici, quali virus, batteri, funghi, ecc., impiegabili contro, insetti o altri organismi nocivi.
Sebbene l’impiego dei pesticidi determini sostanziali benefici per combattere malattie e parassiti che possono seriamente ridurre la resa dei raccolti agricoli e ortofrutticoli esistono risvolti negativi legati alla loro potenziale tossicità nei confronti dell’uomo, degli animali, delle piante stesse e dell’ambiente in generale.
Per questa ragione nel 2009, l’Unione Europea ha emanato la direttiva 128 che istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente e promuovendo l’uso della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali l’impiego di prodotti non chimici in luogo dei pesticidi. In questo quadro rientrano esclusivamente i prodotti fitosanitari e non i biocidi il cui uso sostenibile è demandato ad altri specifici provvedimenti.
Sono, inoltre, stati previsti piani d’azione nazionali (PAN) attraverso i quali ogni stato membro deve definire i propri obiettivi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente e per incoraggiare lo sviluppo e l’introduzione di tecniche alternative. In modo particolare gli obiettivi possono riguardare diversi settori di interesse, ad esempio la protezione dei lavoratori, la tutela dell’ambiente, i residui, l’uso di tecniche specifiche o l’impiego in colture specifiche.
La normativa vigente definisce i livelli massimo di residuo (MRL) nei prodotti alimentari e nei mangimi ed i tempi di carenza che devono essere rispettati prima che vengano immessi sul mercato e pertanto si rende necessario eseguire uno screening valutativo.
Attraverso un metodo di analisi multiresiduale è possibile ricercare e quantificare la maggior parte dei pesticidi ammessi nei prodotti destinati all’alimentazione umana o animale, aumentando così la sicurezza dei consumatori.
Grazie alla cromatografia è possibile, in tempi rapidi, ricercare, individuare e quantificare un elevatissimo numero di principi attivi e poter così valutare se il prodotto rispetta la normativa vigente e può essere immesso sul mercato.
Il nostro laboratorio attraverso la combinazione di HPLC /MS/MS e Gasgromatografi con triplo quadrupolo è in grado di escludere oltre 600 principi attivi (sul sito www.accredia.it l’elenco dei principi accreditati). Il nostro personale è a disposizione per un supporto tecnico, la verifica della presenza dei MRL e per organizzare il ritiro del campione.
TERMINI UTILI
Piretro
Insetticida naturale che si ricava dai fiori di una pianta della famiglia delle Asteracee, il Tanacetum Cinerafiifolium o Chrysanthemum cinerariifolium
Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
La direttiva 2009/128/CE, recepita con il decreto legislativo del 14 agosto 2012, n. 150 ha istituito un “quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
Per l’attuazione di tale direttiva sono stati definiti Piani di Azione Nazionali (PAN) per stabilire gli obbiettivi, le misure, i tempi e gli indicatori per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari.
Tempo di carenza
Il numero minimo di giorni che deve intercorrere tra la data in cui è stato eseguito il trattamento con fitosanitari e la data di raccolta dei prodotti agricoli, per procedere alla loro immissione al consumo.
Si tratta quindi del lasso di tempo, da rispettare obbligatoriamente, che intercorre tra l’ultimo trattamento effettuato sulle colture e la raccolta delle relative produzioni.
Cromatografia
Tecnica chimica che consente la separazione delle componenti di una miscela basata sulla distribuzione dei suoi componenti tra due fasi, una stazionaria e una mobile che si muove lungo una direzione definita e nota. Se la fase mobile è un gas, si parla di gascromatografia, se la fase mobile è un liquido, si parla di liquidocromatografia (HPLC)
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