Il particolato aerodisperso è costituito da particelle (aerosol) di diversa dimensione e composizione a seconda della loro origine. Le principali sorgenti antropiche di particolato primario (emesso direttamente in atmosfera) sono attività industriali, traffico veicolare e impianti domestici di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa. Le fonti naturali sono invece costituite principalmente da incendi, erosione di rocce, pollini, spore e attività vulcanica. Il particolato secondario è invece quello che si forma in atmosfera a causa di interazioni e reazioni chimico-fisiche che avvengono in atmosfera. Agenti atmosferici come vento e pioggia possono essere determinati per il traporto, la diluizione e la deposizione al suolo del particolato aerodisperso, influenzando profondamente l’esposizione della popolazione a tali inquinanti.
Il PM10 (Particulate Matter con diametro inferiore a 10 µm), una volta inalato, penetra all’interno del tratto superiore dell’apparato respiratorio, fino alla laringe, mentre il PM2.5 (diametro inferiore a 2,5 µm) riesce a raggiungere i bronchi. Esistono inoltre particelle ultrafini che riescono ad arrivare fino agli alveoli polmonari.
Diversi studi epidemiologici hanno mostrato che l’inquinamento atmosferico da particelle determina importanti implicazioni sanitarie (incremento di mortalità e ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie) soprattutto per soggetti quali anziani, bambini, persone affette da malattie cardiopolmonari o asma, con effetti diversi ma ugualmente pericolosi a seconda dell’esposizione, sia acuta a breve termine che a basse concentrazioni a lungo termine con il potenziale sviluppo di patologie croniche.
Esistono limiti di concentrazione giornalieri e annuali, insieme ad un numero di superamenti annuali concessi, per quanto riguarda il PM10 e limiti di concentrazione esclusivamente annuali per il PM2.5, che vengono definiti dal D.Lgs.155/2010.
Il Laboratorio Bucciarelli offre servizi di campionamento giornaliero outdoor delle polveri totali aerodisperse, PM10 e PM2.5, garantendo flussi di campionamento regolabili e costanti a seconda delle esigenze e in conformità alle normative vigenti. La nostra strumentazione portatile è un dotata di un sistema elettronico per la regolazione della portata che permette l’aggiornamento in tempo reale del flusso di campionamento e garantisce una portata volumetrica costante nella zona di prelievo dove avviene la separazione granulometrica, in modo tale da mantenere costante la velocità dell’aria all’ingresso del frazionatore.